sabato 17 marzo 2018

Farine e lieviti tra falsi miti ed "ignoranza scientifica e legislativa"

Quali sono i falsi miti da sfatare circa gli ingredienti da usare consigliabili per la salute?

Di falsi miti purtroppo ce ne sono nel settore, falsi miti che si sono amplificati usando strumenti come i social oppure diffusi da personaggi medici, nutrizionisti molto carenti da un punto di vista tecnologico, microbiologico, chimico fisico del settore. A ciò si aggiunga la loro forza di “immagine”, lo spazio dato dalle televisioni nazionali e il gioco della disinformazione scientifica del settore è fatto. In primis il discorso relativo “la farina tipo 00 è veleno e fa venire il cancro, mangiate solo la farina di tipo integrale”. In letteratura scientifica si dimostra solo che la farina tipo 00 è la piu povera da un punto di vista nutrizionale in termini unicamente di micronutrienti, fibre (che non è la crusca come le persone pensano!) e di vitamine ma da l’altra non si considera il fatto, come appare in diverse pubblicazioni scientifiche, che la farina di tipo integrale contiene Sì la crusca, ma a sua volta contiene tannini e resorcinoli che inibiscono gli enzimi digestivi, acido fitico che può sviluppare fitati, presentare residui di pesticidi, fitofarmaci, radioattività e soprattutto durante la cottura sviluppa un elevato quantitativo di acrilammide (sostanza cancerogena). L’ultimo Reg UE 2158/17 (in vigore da aprile 2018) è espressamente dichiarato che i cereali integrali così come la segale presentano tenori superiori di acrilammide. L’utilizzo del claims “senza lievito” o “senza lievito aggiunto” NON esiste negli impasti per pane e pizze è nato unicamente per disinformazione, mode, false intolleranze, false diagnosi, e per diffondere tecniche pericolose da un punto di vista microbiologico per la salute dei consumatori.

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